domenica 12 giugno 2011

copioni e copie

"Amò, quando escono m'accompagni a vedè i quadri?".
"Se non c'ho impegni più importanti..."
Non è una coppia in procinto di sposarsi che deve addobbare le pareti casalinghe. Sono due giovincelli, che non arrivano ai 18 anni, sul trenino che porta da Roma a Ostia. Domenica mattina. Lui la bacia, la abbraccia, la tocca, la asfissia per tutto il viaggio, ma a quella semplice domanda la sua testa (ed anche il suo corpo) fanno un balzo indietro, come per dire "no, bella mia, stai buonina, mi stai chiedendo troppo, io ho i miei spazi". è una conferma: le donne fin dalla nascita vengono catapultate nel mondo, perchè chi le getta nella vita sa che sapranno affrontare tutto e tutti, cadere e rialzarsi, inventarsi, capire e capirsi, stupire. E che per loro tutto sarà sempre nuovo, anche una minestra riscaldata. Loro, gli uomini, fanno prima una riunione segreta (vorrei capire dove e con chi...magari mi apposto in qualche reparto maternità): alcune istruzioni e poi...il COPIONE, quello con le frasi valide per ogni situazione, per ogni donna e per ogni storia!!!

ps. stesso trenino, al ritorno. I miei occhi incrociano quelli di un ragazzetto che è la COPIA esatta del mister che tanto ha tenuto banco, qualche tempo fa. Pensate che se gli dico che da grande diventerà maledettamente bello e altrettanto stronzo, riuscirò a salvare almeno la ragazzetta tutta apprecchio e occhioni che lo ha guardato adorante da Ostia Lido a Porta S. Paolo???

martedì 7 giugno 2011

vegetale e animale..

oggi fuori dalla finestra vedo solo un grande rimpianto...è come una goccia d'acqua gigante che ingloba tutta la mia sede di lavoro...io sto dentro la goccia, è umido, fa fresco, guardo fuori e...la visuale è sfocata. Sfocata perchè quel ricordo è sfocato (troppo tempo che non ti vedo); sfocata perchè quella storia non è mai nata (cioè, è nata per te, ma con qualcun altro); sfocata perchè tu sei felice, ed io decisamente non trovo pace. Avrei fatto quella passeggiata e ti ho dato il meglio di me. Forse oggi la tapparella è da abbassare subito.

lunedì 6 giugno 2011

la finestra di fronte...

no, no...nessun film e nessun Raoul Bova alla finestra (che, andrò controcorrente, ma a me non piace!). Si tratta, invece, di quel simpatico signore del quinto piano che, puntuale come un orologio svizzero, esce alle 11,49 per fumarsi una sigaretta. Oddio, magari esce anche altre volte, ma io lo vedo solo alle 11,49. Sarà perchè a quell'ora io, in ritardissimo su tutti i tempi della 'seconda colazione', mangio il mio yogurth magro, mi volto a destra e inizio a perdermi in qualche pensiero...sarà che di fronte, oltre al signore che fuma, e dietro ai palazzi, si intravede una bella collina verde, piena di vegetazione...e mi viene voglia di aria fresca, di montagna, di bere a qualche sorgente di acqua pura...Insomma...la finestra di fronte è un modo per evadere da questo grigiore...

domenica 5 giugno 2011

Guccini e inizio...

sì, beh...Guccini un po' c'entra nel senso che, in questa giornata un po' strana, mi è tornata in mente quella magica poesia che è 4 stracci..."e guardo fuori dalla finestra"...è un'attività che svolgo spesso, ci ho riflettuto solo oggi. e allora ho capito che sono spettatore di questo mondo, ma voglio esserne anche protagonista, raccontare quel che vedo dalla finestra- di casa, del lavoro, dell'autobus- e rendere protagonista quel che vedo, che tocco, che mi colpisce. Insomma, uso questo blog un po' come un esercizio per far emergere emozioni che- almeno io- in questo mondo, fatico a far venire a galla. Ora, per esempio, guardo fuori e...mi commuovo per la prima piantina che è arrivata ad ornare il mio terrazzo nuovo nuovo, una piantina di peperoncino, ancora tutta foglie, piccole, minuscole, che presto saranno adornate di fiori e poi di 'frutti' rossi...E capisco che solo l'inizio di quel che voglio...